uella di Franco Padovan è una pittura di atmosfera: attraverso i paesaggi egli comunica emozioni forti, espresse tramite il colore. È un pittore paesaggista, di indiscusso talento, puntuale e meticoloso nelle raffigurazioni. Ma la lettura dei suoi quadri non può portare solo a queste considerazioni. Il visitatore attento può e deve andare oltre, perché quei quadri sono la trasposizione, la visualizzazione dei suoi stati d’animo. Questi si indovinano dal colore che è mentale e che dice ciò che egli sente nel suo rapporto con la natura che esalta ciò che egli riceve da essa. La sua cioè non è solo un’immersione, perché questa prevede l’annullamento del proprio io; è piuttosto una osmosi tra le sensazioni che egli incamera e le emozioni che queste sensazioni provocano e che egli manifesta con la sua trascrizione sulla tela. Per questa ragione la sua pittura è espressione di contemporaneità: infatti, al di là della bravura nel rappresentare la figurazione, c’è nelle sue opere prevalenza di pensiero e sentimento.
2018 – Marinello prof. Umberto
ungo il fiume una barca ormeggiata. Tramonti tersi all’orizzonte. Un bosco di betulle appare nell’intenso fulgore delle cromie. Siamo immersi nella natura, ma soprattutto nella vivace espressione del colore. Nella pittura di Franco Padovan non bisogna mai dare nulla per scontato. C’è sempre qualcosa di nuovo che appare nel suo percorso, una diversa e più accentuata sensibilità al vero, una luce ancor più intensa, la scoperta di un eden racchiuso nel quadro.
Sempre nella sua arte ritroviamo uno stretto legame con la riconoscibilità, quei profili del paesaggio e della natura morta, accentuati dallo spessore del colore e poi l’innata attitudine ad una composizione classica cui è sottoposto lo spazio prospettico e le proporzioni del soggetto. Ma c’è soprattutto l’elemento innovativo, la “vita propria” dei dipinti, l’esuberanza dei toni –caldi ed avvolgenti-, quel senso di autonomia che le figurazioni assumono man mano che si definiscono nel disegno. Le note “finestre sulla natura” di Franco Padovan testimoniano il riflesso romantico della visione, il movimento del colore è una vibrazione che tocca le corde dell’interiorità, descrive pianure, colline, fiumi e boschi in base alle sensazioni e alle emozioni, anche malinconiche, che suscitano nell’autore. Franco si occupa dei colori primari, rosso, giallo, blu, e poi dei colori secondari, arancione, verde, viola, con una proprietà tecnica affinata negli anni. Gli stati d’animo corrispondono alle sonorità dei colori in un susseguirsi di esperienze che danno all’immagine una straordinaria concretezza emozionale. Il ritmo interno è segnato dalla pennellata densa, vitale, musicale. Già da tempo Franco Padovan ha intrapreso una strada nutrita da un ininterrotto lavoro sull’arte figurativa, le forme ed i colori di oggi trovano le loro radici in tante esperienze del passato. È l’intreccio che è cambiato perchè non mira più solo al racconto ma a coinvolgere sentimentalmente l’osservatore soprattutto a dare quel senso di gioia di vivere o anche di gioia del dipingere che traspare in ogni segno. Spesso le composizioni sono proiettate verso il fondo, ci immergiamo nello spazio della natura, sentiamo suoni e profumi di un mondo incantato, misterioso ed affascinante nelle sue più profonde sfaccettature.
Emotività….realtà…..proiezione lirica di un modo d’essere e forse anche ricerca di un luogo magico che innalza il fruitore alla soglia della spiritualità.
2018 – Niero dott.ssa Gabriella
umore visionario che pervade l’arte di Franco Padovan è un dato solido e caratterizzante costruito nel tempo dalla vasta produzione dell’autore. Nella sua pittura, così originale e vitale, l’atmosfera sospesa della natura si fa vivida, intensa, ricca di risvolti simbolici, in bilico costantemente tra la realtà conosciuta e il ricordo. Un percorso costellato da ampi spazi lussureggianti, da una vegetazione arborea grandiosa, dal cadenzato ritmo delle stagioni che affiorano nei colori a tratti brillanti -la calda estate- alternati a toni freddi -i silenti inverni-: un viaggio nel cuore del paesaggio che muta al variare dei sentimenti. La rara finezza compositiva, espressa anche attraverso particolari inquadrature geometriche, e la ricchezza pastosa della tavolozza fanno da contrappunto all’interno sentire dei temi, luoghi in cui la presenza umana pare scomparire in modo da non turbare la quiete ed il ricordo impressi nella memoria. Franco “re-inventa” i soggetti togliendo il velo sottile della pelle pittorica, cioè la trattazione realistica, e apre invece un sostrato poetico costruito sulla base di una profonda conoscenza della vita e dei risvolti emotivi ad essa correlati. La sua pittura analizza il vero in modo tangibile, con segni e punti luce dai profili espressionisti costruiti su una solida ossatura della forma che però si stacca dal tempo quotidiano “reale”, freddo ed anonimo, in cui viviamo. A ben guardare quegli spazi infiniti ci aprono gli occhi sui valori più appassionati dell’esistenza: il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, la bellezza estatica di una natura primordiale interpretata come rifugio dei sentimenti, il quadro simile a un fantasioso riflesso di una fiaba epica. L’arte si fa strumento di introspezione personale, memoria struggente di un attimo creativo che Franco Padovan mette in scena con lo stesso stupore che ognuno prova innanzi alla bellezza virginale dell’ambiente campestre. Tutto rivive intensamente nella sua pittura, così calda ed affascinante: i pigmenti dei colori, solari e umorali, stesi oltre i bordi illusori di finestre prospettiche, le atmosfere antiche e nel contempo attraversate da una fragrante brezza, il respiro largo di un incanto da assimilare come un vero sentimento d’amore.
2016 – Niero dott.ssa Gabriella
arte di Franco Padovan se è reminiscenza, cogliendo scorci di paesaggi rurali e immagini del passato, lo fa nella veste di anamnesi, ricordo anche del futuro. Ciò che è colto, nella forma colore e segno, diviene nella sua espressione data e proiettata, un’immagine, che è la rivisitazione in armonia fra il suo essere ricordo e desiderio di proiezione nel futuro, sempre però di aspetti vissuti. Anamnesi, quindi. I suoi sguardi sul “ricordare” sono posti nella dimensione di “apertura” per ciò che è nel divenire, come ciò che è stato prima vissuto. La sua arte è “sguardo” di un arcano sentire “poetico” dato alla pittura. Nella sua opera c’è armonia fra “impressionismo” colto e “l’espressionismo” dato dal sentire, sentimento di rivivere il passato anche nel suo divenire. Quasi che l’artista Franco Padovan voglia dipingere il reale vissuto e immaginato in una dimensione ideale già prima vissuta. Ecco perché la sua “realtà” è costantemente “dinamica”, evolutiva, evolvente su se stessa. E’ quel -Panta Rei- del “tutto scorre” di Eraclito, ed è come se quel Tutto che scorre sia già conosciuto nel sentimento dell’artista.
2014 – Dott. Valtero Curzi
è una poetica immediata e quasi universale nella pittura di Franco Padovan. La campagna, i paesaggi, i fiori e gli animali rappresentano gli aspetti più seducenti della realtà contadina veneta attraverso una visione istintiva, e talora magica, fuori del tempo. Le immagini trovano nel colore l’elemento portante dal punto di vista espressivo, ma anche compositivo e simbolico. Con una spontaneità istintiva e diretta, tradotta in uno stile del tutto personale, l’artista ripercorre l’immaginario del buon tempo antico, l’ora e le stagioni. Le sue opere diventano racconti di vita vissuta in una dimensione del tutto priva di tensioni, in cui ogni protagonista, uomo o animale, si muove in armonia con l’ambiente cui appartiene e che gli appartiene. In una simbiosi di essenze cromatiche ed emotive si mescolano il calore del sole, il profumo dei fiori, il godimento della natura e il piacere quotidiano della vita semplice. Talvolta il soggetto del quadro è rappresentato con tale intensità che la pittura sconfina, esige altri spazi, invade la cornice fino a impossessarsene. Il microcosmo dell’artista si trasforma allora in una dichiarata esigenza di riflessione sui valori del nostro tempo.
2013 – Prof.ssa Maria Beatrice Autizi
artista Franco Padovan presenta in questo suo nuovo catalogo ai suoi estimatori le proprie ultime opere, tutte ispirate alla terra e alle sue straordinarie bellezze. Piante, fiori, frutta, quali primi piani di estese e rigogliose campagne, ovattate da atmosfere terse e luminose, inondate di luce e di vividi colori. Raffigurazioni effettuate guardando il creato essenzialmente nelle sue forme naturali, ma con qualche tocco anche di civetteria personale così che il dipinto possa conquistare maggiormente la curiosità e la fantasia dell’osservatore. Il quale non potrà di certo rimanere allora insensibile alla vista di bianche o bluastre uve, di ciuffi di rossi papaveri, di colombi accovacciati su cornicioni e su davanzali, di gatti sornioni e di galletti, come anche di casettine dai rossi tetti aguzzi, accostate le une alle altre come buone sorelle. Il volume trova compimento in una serie di apparati che puntualizzano l’intensa attività svolta dal pittore Padovan e in tanti traguardi e riconoscimenti registrati fino ai giorni presenti.
2013 – Tieto prof. Paolo
C’è un’atmosfera limpida che avvolge ricordi lontani, un colore caldo che li fa nuovamente vivere, un’esperienza che nasce dal profondo e diventa paesaggio. I temi di Franco Padovan sono sempre uniti da un sentimento di meraviglioso stupore innanzi ai profili indelebili della natura, contorni fatti di cielo, di grano maturo, di animali che razzolano nel cortile, di case coloniche nitide verso l’orizzonte, forme che esprimono l’osservazione nei mutevoli atteggiamenti della visione come l’originale “finestra sul passato”; e poi accanto l’immagine posta in primissimo piano dove il proposito principale non è tanto quello di rendere la somiglianza ma di incidere su una realtà che è anche specchio del vissuto, confessione di un’interiorità che si adatta alle tipiche atmosfere di una volta. L’esperienza di questo raffinato autore nasce da una sensibilità non comune capace di offrire allo spettatore angoli di illuminante poesia, di vivacità coloristica, di riflessione sulla bellezza di un “mondo lontano” in cui l’essere umano nella serena quotidianità trova il calore della casa, la solidarietà della famiglia, il lento divenire della natura che guida le azioni. Non si tratta però, di cogliere esclusivamente l’espressione di valori estetici ma di rivelare contenuti simbolici, che rispecchiano cioè quello che è un modo di essere, forse velato anche da un fondo sottile di nostalgia. Il pittore, infatti, non si discosta mai dal realismo figurativo, perché ogni tema deve essere umano ed insieme emozionale, forza trainante di valori mai dimenticati che appartengono alle tradizioni, agli usi di un tempo, alla genuinità di un’esistenza semplice e vera. I contenuti vengono trasmessi con candore e poesia, rispettando le atmosfere di un mondo semplice del quale la contemporaneità sta perdendo le tracce. L’arte dunque come rinnovamento di messaggi attuali che tengono conto del rispetto della tradizione. Nei colori vivaci, brillanti e passionali, fra i barbagli di un sole estivo, nel segno compiuto dei dettagli che incantano anche lo sguardo più frettoloso, il percorso di Franco Padovan va incontro alla vita, alla luce naturale, alla musicalità della natura, alle delicate fragranze delle stagioni dell’anima.
2011 – Niero dott.ssa Gabriella
Si sono interessati alla sua pittura:
Alessandri Augusto, Aliprandi Maria Teresa, Autizi Rigobello Maria Beatrice, Basso Walter, Bertinotti Tiziana, Biondolillo Anna Francesca, Cairone Francesco, Campigli Olfango, Coria Antonio, Curzi Valtero, Falossi Giorgio, Ferraguti Maria Lucia, G. Ferrari Manrico, Giolo Gianni, Le Bronse Querte, Marinello Umberto, Mason Maurizio, Milici Virginia, Nardo Luigi, Niero Gabriella, Perdicaro Salvatore, Peretti Gianluigi, Rugger Carla, Tarantino Giorgio, Tieto Paolo, Ugento Maria Rosa, Voutcinitch Milosc.
E’ censito nei cataloghi d’Arte:
Anno 1997/98 Catalogo TOP ARTS edizioni R. Massaccesi.
Anno 2000 Catalogo ARTE ITALIANA DAL ‘900 AD OGGI edizioni L’altro modo di volare.
Anno 2004 – 2005 Catalogo L’ELITE SELEZIONE ARTE ITALIANA Varese.
Anno 2005/ ’06/ ’07/ ’08/ ’09 AVANGUARDIE ARTISTICHE ediz. C.tro Diff.ne Arte Palermo.
Anno 2010 Catalogo Arte a Villa Nani Loredan – 10 anni di Sant’Urbano nella Natura
Anno 2012 Collettiva “I Colori del Paesaggio” Galleria ArtWeb Treviso
Anno 2013- “Black & Withe” Expo Collettiva di Arti Visive Treviso
Monografie:
2002 – Catalogo Monografico mostra “La Buona Terra” Marostica Vicenza
2005 – Catalogo Monografico mostra “El Vissio del Tenpo” Saccolongo Padova
2007 – Catalogo Monografico “1987-2007 Vent’anni di pittura” a cura prof.Sergio Favotto
2010 – Catalogo Monografico “Armonie oltre il Tempo” a cura dott.ssa Gabriella Niero
2012 – Catalogo Monografico “Oltre i confini delle Memorie”
2013 – Catalogo Monografico per la Mostra personale alle Scuderie di Palazzo Moroni Padova
2018 – Catalogo Monografico per la mostra personale c/o Barchessa di Villa Concina Dolo VE